Insetti della mente

Any changes in life, whether it be work or personal life, are inevitable. Philosopher John Locke said: “The things of this world are in such constant motion that nothing remains in the same state for a long time.” But we humans tend to resist change; we like stability, routine and everything we know.

Estratto

Ricordo colonne nere rigare il terreno, ricognizioni dall’alto con truci occhi d’avvoltoio, individuare il corso della vita e escogitare il modo di spezzarlo con assalti ripetuti dal mattino scintillante al vespero rutilante. Mio cugino e io, decenni, soldati di una guerra inutile, quale pretesto la sfida degli esseri più numerosi che proliferavano lì dove pretendevamo d’essere i soli regolatori del creato. Una volta assaltavamo villaggi nativi tra la gramigna, avventurieri di un esercito coloniale, spazzavamo accampamenti circolari, massacravamo formiche rosse o pellirosse. Osservavamo le antenne rosse o gli addomi acciaccati e neri asciugare al sole giovane della primavera texana o a quello spietato dell’estate africana. Colpivamo con l’indice il terreno e, con il dolore che ci arrecava picchiettare sulla ghiaia, stilavamo il computo delle nostre perdite giornaliere. Con il dito gonfio ci stringevamo alla sera le mani, solidali nel rimandare l’ultima carica alla prima dell’indomani.