Ode d'autunno
Progredisce dalla fine di settembre
ammantata di caduche foglie e d’ombre
che danno più sbalzo a quanto vi si staglia
della luce d’estate che tutto abbaglia.
Volubile cielo di nuvole pare
cordigliera innevata a picco sul mare
mentre verdi onde di pascoli montani
lambiscono orizzonti e lidi lontani.
Discreta signora più viola che rosa
fai che si sveli la tua bellezza ascosa
e canta la vendemmia e del mite ulivo
con il fresco refolo di un fiato estivo.
Odoro la tua fragranza soave nell’aria
foglie secche e humus e atmosfera precaria
di una stagione che va e di un’altra che arriva
per sentieri rossi e passeggiate in riva.
Romantico Autunno, nostalgia di un anno
pensieri racchiusi sotto un lieve panno
di tinte forti e tenui, alba e crepuscolo
immagini danzanti nel pulviscolo.
Penelope e Calipso, consorte e amante
stagioni diverse del mio animo errante
devoto all’estate e alla sua fine precoce
chiedendosi chi sia l’Ulisse e chi il Proce.
© Mario Cipollone
Note
Premio speciale giuria tecnica “Poesie in cammino 2008”