Capodoglio ligneo sulla spiaggia di Pineto.
Cetacei lignei
La vista spazia vasta
sul galoppo dei nembi
per il cielo che mi sovrasta;
che sovrasta anche i tuoi lembi
stagliati contro di esso
nelle varie propaggini
sparse per l’azzurro terso.
Forse neanche immagini
la mia sorpresa quando,
diretto da te una mattina,
m’accorgo d’un sottofondo
scavalcare la collina
e l’insegna recitare:
“complesso residenziale”.
La motosega ruggisce,
affonda nel tronco ferito.
Il rampone s’accanisce
sul cetaceo sfinito.
Resto ai bordi della scena,
testimone involontario
del crimine sanguinoso,
mentre la mite balena
conosce il suo martirio
per mano dell’uomo impietoso.
Mi sforzo di dormire
accecato dal sole.
Di colpo odo un vociare,
poi l’albero stormire:
la grandiosa mole
è prossima a schiantare.
Il tronco si spacca,
freme l’intera struttura,
l’ampia chioma trasale:
anche la ruspa attacca
l’immane creatura.
L’assassino esulta,
le foglie cambian colore.
La quercia sussulta
si gira e muore.
© Mario Cipollone